Edili, ecco la "lista nera" degli Enti che pagano in ritardo

TERAMO – «La pubblica amministrazione sta facendo fallire le imprese». E’ questo l’appello dei presidenti dell’Ance Armando Di Eleuterio e dell’ Api Edli Luigi Savini, che hanno stilato una classifica degli Enti più inadempienti. «Il quadro è disarmante – commentano Savini e Di Eleuterio -. Piuttosto che diminuire, aumentano i tempi per il pagamento delle imprese, a causa della crisi economica e dei vincoli imposti dal Patto di stabilità». Secondo la classifica, il Ruzzo ha dei ritardi che oscillano tra i 18 e i 24 mesi, il Comune di un anno, la Provincia di 4 mesi, e anche l’Anas, pur essendo al di fuori del Patto di stabilità, ha un ritardo di 6 mesi. «Mentre accade tutto ciò – sottolinea Di Eleuterio – le imprese debbono pagare correntemente stipendi, tasse e contributi per poter essere considerate regolari con il Durc, senza il quale è impossibile partecipare alle gare od acquisire commesse pubbliche e private». L’Ance e L’Api Edil ricordano che, per quanto riguarda l’Anas, il Consiglio dei ministri la scorsa settimana ha previsto 400 milioni di uro per il pagamento delle imprese, stabilendo anche che l’Anas può utilizzare i fondi giacenti sul conto per liquidare i lavori già eseguiti. «Ci auguriamo solo – continuano i due Presidenti – che a differenza di quanto promesso a luglio, questa volta le somme siano reali e soprattutto che vengano rese immediatamente disponibili in favore delle imprese». Secondo le due associazioni di categoria «le nuove disposizioni sulla responsabilità solidale fiscale, ad esempio, stanno aggravando su tutto il territorio nazionale il blocco dei pagamenti degli appalti. Forse chi ci governa non ha ben chiaro il danno che tali ritardi stanno generando, le imprese stanno chiudendo per mancanza di liquidità”. Ance e Api Edil annunciano inoltre azioni di denuncia a tutela dei proprio iscritti.